Sebbene possano sembrare termini equiparabili, schedulazione e pianificazione hanno, nell’ambito aziendale, un significato molto preciso. Scopriamolo insieme all’interno dell’articolo.
Con il termine ‘pianificazione’ si intende genericamente l’analisi e la programmazione di attività in un determinato arco di tempo: in campo aziendale la sua connotazione non cambia, anzi assume un ruolo fondamentale, offrendo all’impresa uno strumento efficace per prepararsi al futuro.
Ciò è ancor più vero se si parla di manifattura, dove l’output è determinato dalla combinazione di numerosi fattori, che devono essere nelle immediate disponibilità dell’azienda per essere combinati. In questi casi si parla di ‘pianificazione della produzione’: con questo termine vengono indicate tutte le operazioni volte all’organizzazione efficiente delle risorse aziendali, come le materie prime e il personale, per garantire che queste vengano utilizzate al meglio e assicurare i risultati d’impresa.
Una corretta pianificazione offre benefici a tutti gli attori coinvolti: ai consumatori, assicurando lead time più bassi e un prodotto qualitativamente migliore; all’impresa permette di ridurre l’esposizione finanziaria, dosando con efficacia le risorse per garantire un ritorno economico. Oltre alla pianificazione però, che normalmente riguarda periodi medio lunghi, le imprese manifatturiere hanno la necessità di organizzare anche una programmazione di breve periodo, che in questi casi prende il nome di schedulazione.
Oggi ci concentriamo sulle differenze principali di queste due attività e di come insieme convergono per fornire all’impresa preziose indicazioni per organizzare la produzione. Prima però chiariamo cosa si intende nell’ambiente manifatturiero con questi due termini.
Obiettivo delle attività di pianificazione di produzione è quello di garantire la stabilità e continuità della produzione, ad esempio evitando carichi di lavoro disomogenei, che potrebbero comportare una serie di ripercussioni sulla produzione stessa.
Con questo termine si indica sostanzialmente l’attività di programmazione dei processi, delle macchine e delle risorse coinvolte nella produzione tenendo conto della domanda e del ritmo con cui bisogna produrre per garantirne la soddisfazione.
Partendo dalle previsioni annuali della domanda (o direttamente dagli ordini di vendita, laddove possibile), la pianificazione della produzione deve necessariamente tenere conto di variabili come eventuali picchi di lavoro o la carenza delle risorse, in modo da assicurare la continuità degli sforzi su un periodo medio-lungo di tempo.
Dalle previsioni della domanda vengono fattorizzate nella pianificazione le aspettative sulla fornitura e i riassortimenti, in un’ottica di garanzia del lead time e capacità dei magazzini e dei dipendenti. Le squadre di pianificatori solitamente fanno uso di fogli di calcolo e di strumenti dedicati esclusivamente alla pianificazione della produzione: questi permettono ad esempio di configurare parametri come la frequenza di aggiornamento, l’orizzonte di pianificazione e il tipo di produzione da avviare.
Assieme ai pianificatori lavorano gli schedulatori: queste risorse si occupano del bilanciamento dei carichi sui rispettivi centri di lavoro, con l’obiettivo di garantire un carico di lavoro ottimale per macchinari e personale.
Rispetto alla pianificazione, la schedulazione delle attività è un tipo di programmazione che riguarda l’esecuzione del piano, focalizzandosi sul breve periodo e sugli aspetti più pratici dell’operatività.
Attraverso l’MPS il team di schedulazione traduce gli ordini di vendita in ordini di lavoro, distribuendoli sulla programmazione della produzione per monitorarne l’avanzamento. Obiettivo di questa mappatura è assicurare che in ogni momento siano disponibili tutte le risorse (materiali, semilavorati, manodopera) necessari all’avanzamento della produzione, riducendo al minimo ritardi e rallentamenti.
Data la natura operativa della schedulazione, le risorse addette a questa mansione sono spesso in contatto con i responsabili dei reparti coinvolti, come ad esempio il responsabile degli impianti, della produzione e degli acquisti: in questo modo sarà possibile agire tempestivamente qualora sussistano criticità a qualunque livello della schedulazione.
Inoltre, concentrandosi sui periodi brevi, la schedulazione permette di garantire la saturazione ottimale delle linee, migliorando la portata della produzione e riducendo le discrepanze nei tempi di consegna.
I processi di pianificazione e schedulazione, sebbene possono venire gestiti in maniera molto differente tra realtà di settori diversi, sono sulla carta complementari. Ci sono casi in cui, a secondo delle esigenze d’impresa e di produzione, una realtà potrebbe decidere di adottare solo uno di questi strumenti anziché entrambi. La prima, sostanziale differenza tra pianificazione e schedulazione è la finestra temporale: come anticipato, questi due strumenti guardano a momenti molto diversi tra loro, pertanto diverse sono le esigenze che assolvono per l’organizzazione aziendale.
Un’altra importante differenza ha a che fare con lo scopo di queste due attività: se per la pianificazione l’obiettivo è quello di mantenere la produzione stabile per assicurare la consegna della merce nei giorni richiesti, per la schedulazione lo scopo principale è quello di garantire che le linee raggiungano una saturazione ottimale e non si verifichino problematiche che possano intralciare la produzione.
C’è poi il tema degli strumenti che vengono impiegati per le attività di pianificazione e schedulazione: la pianificazione è infatti una conseguenza dei dati contenuti nell’MRP, specificatamente quelli relativi agli ordini pianificati. Al contrario, la schedulazione lavora traducendo gli ordini pianificati dall’MRP in ordini di lavoro, attraverso l’impiego dell’MPS.
Per la manifattura è molto importante stabilizzare efficacemente i carichi di lavoro, in modo da assicurare un flusso continuo e omogeneo della merce che possa soddisfare la domanda. Per farlo è indispensabile conoscere la domanda, ma anche disporre di efficaci strumenti di pianificazione e schedulazione (oltre ovviamente a una buona capacità di organizzazione di spazi e processi).
Per automatizzare questi processi, rendendoli più efficaci e più rapidi in caso di aggiornamento, i software di schedulazione e di pianificazione oggi sono indispensabili nelle aziende. A partire dalle PMI, che spesso hanno ancora ampi margini per guadagnare efficienza e produttività Oltre ad una migliore gestione delle varie fasi, è possibile ottenere inoltre dati e KPI utili al monitoraggio e alle decisioni strategiche future.
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