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L’intelligenza artificiale è un tema molto dibattuto e, come software house, non poteva mancare il nostro punto di vista.
Oggi vi raccontiamo come il nostro team di sviluppo stia integrando in modo efficace l’AI nella Suite ERP SAEP Informatica.
Il Team AI, coordinato dal Reparto Ricerca & Sviluppo che è strutturato in gruppi di lavoro con competenze specifiche su diverse tecnologie, ha l’obiettivo di sviluppare nuovi strumenti per offrire un supporto avanzato all’operatività dei nostri clienti.
Abbiamo intervista Stefano Longoni e Niccolò Terzaghi per conoscere meglio le sfide e i progetti del team SAEP AI.
Stefano
Ho 26 anni e sono il Project Manager del team AI di SAEP Informatica. Da un lato, gestisco le risorse interne, assegnando i vari task ai membri del team in base alle loro competenze e disponibilità. Dall’altro, raccolgo le richieste dei clienti. Questo mi permette una visione a 360° di tutti i processi e ho l’opportunità di coordinare il lavoro di 5 persone, ognuna con competenze diverse e tutte molto giovani. L’età media del team AI è appena 24 anni.
Niccolò
Ho 22 anni e in SAEP Informatica lavoro come Sviluppatore Analista. Affianco Stefano nella gestione del team, delle risorse e nelle analisi progettuali. Sono la figura di riferimento per l’aspetto tecnico degli sviluppi, progettando architetture scalabili in modo che ogni soluzione sia solida e risponda agli obiettivi prefissati.
Mi assicuro inoltre che i membri del team adottino le best practice e seguano lo standard che stiamo implementando. Questo panorama tecnologico è in continua e rapida evoluzione, ed è quindi essenziale aggiornarsi costantemente. Oltre a consultare molta documentazione e casi d’uso, in SAEP seguiamo anche percorsi di formazione specifici.
Stefano
Uno dei progetti principali su cui stiamo lavorando riguarda il processamento del linguaggio naturale (NLP). Questo progetto nasce dall’esigenza di creare un’applicazione che permetta, attraverso agenti evoluti, una comunicazione naturale e intuitiva tra macchina e uomo per offrire supporto operativo all’utente ERP.
Un altro progetto molto interessante riguarda il riconoscimento delle immagini. In base alle necessità dei clienti e, grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, lavoriamo per analizzare ed estrapolare le informazioni chiave da documenti di vario genere. Il risultato che si ottiene, in termini di automazione della procedura e riduzione degli errori, ha un impatto significativo sulla produttività.
Niccolò
Oltre ai progetti citati da Stefano, in ambito di analisi dati, stiamo lavorando alla manipolazione e categorizzazione di dati strutturati e non strutturati. L’intelligenza artificiale è molto efficace nell’elaborare piccole e grandi quantità di dati, creando statistiche e raggruppamenti emulando il ragionamento umano. Senza dimenticare la possibilità di generare contenuti ad hoc rispetto al contesto fornito. Questo ci permette di offrire ai nostri clienti soluzioni che li aiutano ad ottenere ancora di più dalla mole di dati prodotti ad esempio dalla Suite ERP.
Stefano
Utilizziamo soprattutto i modelli di OpenAI, che offrono una vasta gamma di possibilità grazie alla loro natura multimodale. Questi modelli possono essere sfruttati per riconoscere immagini, elaborare testi, comprendere il linguaggio naturale e persino generare codice. Durante le nostre ricerche abbiamo testato anche modelli competitor, come quelli di Google e Microsoft, ma ad oggi OpenAI rimane il nostro principale punto di riferimento per la sua versatilità e potenza.
Niccolò
Naturalmente, siamo aperti alle novità e agli sviluppi del mercato. L’infrastruttura modulare da noi sviluppata ci permetterà di cambiare velocemente modello nel momento in cui trovassimo qualcosa che risponda meglio alle esigenze dei nostri clienti. Abbiamo effettuato anche dei test a basso livello con soluzioni open source o locali, che richiedono però un tipo di infrastruttura non comune nelle medie aziende italiane.
Più che la tecnologia del momento, per noi conta continuare a monitorare la varietà di opzioni disponibili, che in un contesto così mutabile è un passaggio essenziale per identificare risorse e soluzioni di valore.
Stefano
Come in tutti i progetti più “tradizionali”, il primo passo è capire quale è il problema da risolvere. Non si tratta di usare l’AI solo perché è una tecnologia di tendenza, ma di identificare un’esigenza specifica e vedere se e come l’AI può rispondere a questa esigenza. Una volta definito il problema, si passa alla fase di raccolta e preparazione dei dati, che devono essere elaborati e strutturati. Successivamente, si sviluppa l’infrastruttura necessaria per supportare la soluzione. Questo include la selezione degli algoritmi appropriati, l’addestramento dei modelli e la validazione dei risultati per garantire che tutto funzioni come previsto.
Niccolò
Da un punto di vista tecnico, ci concentriamo nella creazione di un flusso di gestione dei dati che ne controlli la correttezza e l’integrità dall’inizio alla fine. Un altro aspetto fondamentale è quello di assicurarsi che l’output restituito sia in linea con la richiesta, creando un sistema che istruisca correttamente il modello.
Cerchiamo inoltre di mettere sempre a frutto gli oltre 40 anni di esperienza di SAEP Informatica con le medie imprese italiane, che ci ha permesso di sviluppare diverse best practice per abilitare processi di digital transformation in contesti complessi.
Stefano
Le soluzioni AI di SAEP aiutano le aziende a velocizzare task ripetitivi e a migliorare l’efficienza generale. Ad esempio, utilizziamo l’AI per l’inserimento e processamento automatico dei dati, oppure il riconoscimento delle immagini nell’elaborazione di documenti. Questi strumenti permettono di ridurre il tempo necessario per compiti manuali e di migliorare la precisione delle operazioni quotidiane.
L’AI è anche un importante strumento di analisi per grandi quantità di dati aziendali, identificando pattern e tendenze che aiutano i manager a prendere decisioni strategiche migliori.
Niccolò
Queste soluzioni ci permettono di affiancare nuovi strumenti all’operatività alla quale siamo abituati ora, integrandosi rispetto a un contesto specifico. È così possibile fornire un supporto capace di adattarsi sia ai dati sia all’utente, anche in ambienti con un’elevata ricchezza informativa come l’ERP di SAEP Informatica.
Stefano
L’intelligenza artificiale continuerà a evolversi come strumento di supporto, potenziando le capacità umane senza sostituirle. Vedo un futuro dove diventerà sempre più integrata nella quotidianità delle aziende, migliorando l’efficienza e la produttività. Tuttavia, sarà fondamentale saper utilizzare correttamente questi strumenti e saperli integrare con efficacia nei processi aziendali. Il grande rischio delle rivoluzioni tecnologiche, come può esserlo l’intelligenza artificiale, è che uno strumento di per sé molto potente finisca per imbrigliare la crescita di un’azienda.
Niccolò
Concordo con Stefano. L’AI sarà sempre più una specie di “mediatore culturale” tra l’uomo e la tecnologia, rendendola accessibile e utilizzabile da un numero sempre maggiore di persone.
Questo aiuterà le aziende a sfruttare al meglio le potenzialità dell’AI, fermo restando che sarà necessario preparare le persone a collaborare con le macchine in modo nuovo. Come per qualunque altro processo di innovazione digitale, sarà sempre decisivo il fattore umano.
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